“Abbiamo deciso di ritornare e restare in Calabria, partendo dalla nostra terra”. Domenico Vivino è un giovane ragazzo del sud Italia, più specificatamente di San Floro, piccolo paese catanzarese che sta facendo accendere su di sé i riflettori per le scelte di alcuni suoi abitanti.
Domenico, come tanti, ha studiato all’estero. Poi è tornato per fondare, con altre due giovani, una realtà importante: Nido di seta.
Raccontano i giovani a Gambero Rosso: “Catanzaro fino alla fine dell’800 è stata la capitale della seta, e attorno ad essa si era formato un circuito produttivo che tracciava una “via della seta calabrese”, un corridoio che congiungeva la costa tirrenica a quella ionica. E nei paesi circostanti si producevano i gelsi e la seta greggia: da alcune fonti, consultabili presso l’Archivio di Stato di Catanzaro, le famiglie contadine di San Floro, allevavano milioni di bachi da seta, di razza indigena, producendo circa 1.400 chili di bozzoli!”.