Da gennaio in vigore Re.Tes., il nuovo sistema della Tesoreria Statale

Unimpresa plaude al progetto e ne spiega vantaggi e peculiarità

A partire dal 1° gennaio 2025 entra ufficialmente in vigore il programmRe.Tes., “Reingegnerizzazione delle procedure di Tesoreria”, il nuovo sistema di gestione della Tesoreria statale progettato dalla Ragioneria Generale dello Stato in collaborazione con la Banca d’Italia.

“La riforma, che interessa tutti i soggetti che interagiscono con la pubblica amministrazione centrale dello Stato, comprese le piccole e medie imprese italiane fornitrici di beni e servizi, segna un passaggio epocale verso la digitalizzazione e la semplificazione dei processi, con l’obiettivo di superare le obsolete procedure cartacee e rendere più efficienti le operazioni di incasso e pagamento per tutte le amministrazioni pubbliche”. Lo segnala il Centro studi di Unimpresa.

Tra le principali novità introdotte, spiega Unimpresa, c’è l’obbligo di utilizzare il codice IBAN per tutte le disposizioni di pagamento e incasso gestite tramite Ordinativo Informatico Locale (OIL). Questo standard unico, basato su protocolli XML e firme digitali, garantirà maggiore sicurezza e velocità nei flussi informativi.
Le attuali modalità di regolamento, legate a conti e sezioni di Tesoreria provinciale, saranno completamente dismesse, segnando l’adozione di un sistema centralizzato e unificato.

gli scopi di Re.Tes.

Il programma Re.Tes., sempre secondo Unimpresa, mira non solo a modernizzare i flussi finanziari, ma anche a migliorare la capacità di analisi dei dati grazie a una piattaforma digitale avanzata che integrerà rendicontazioni più dettagliate. Inoltre, la nuova architettura prevede l’introduzione del sistema ORTES, destinato a sostituire gli attuali applicativi informatici, e l’utilizzo della piattaforma SIBI per il dialogo tra amministrazioni e Banca d’Italia.

Un’altra innovazione riguarda la gestione delle disposizioni di pagamento, che da gennaio potranno essere eseguite esclusivamente tramite bonifici bancari, abolendo definitivamente l’uso del contante presso le filiali della Banca d’Italia e introducendo nuove modalità come i bonifici domiciliati per i pagamenti residuali in contanti. Il progetto, frutto di anni di lavoro e supportato da una profonda revisione normativa, promette di ottimizzare i processi amministrativi, ridurre i costi operativi e rispondere con maggiore tempestività alle esigenze delle amministrazioni pubbliche e dei cittadini.


Ferrara, presidente Unimpresa:  «Pagamenti Pa verso pmi siano più veloci e regolari»

«Con l’introduzione di Re.Tes., l’Italia compie un passo decisivo verso una gestione finanziaria più moderna, trasparente e allineata agli standard europei. Questa novità rappresenta un’importante occasione per modernizzare e rendere più efficiente la gestione della Tesoreria statale, ma è fondamentale che questo processo di innovazione si traduca anche in un beneficio concreto per le imprese, in particolare per le piccole e medie imprese che rappresentano il cuore pulsante dell’economia italiana. Auspichiamo che il nuovo sistema garantisca pagamenti più veloci e regolari da parte della pubblica amministrazione nei confronti dei fornitori di beni e servizi. Troppo spesso, le pmi si trovano a fronteggiare ritardi nei pagamenti che mettono a dura prova la loro liquidità e la loro capacità di investire e crescere. Con Re.Tes., che introduce strumenti digitali avanzati e un sistema centralizzato basato su standard internazionali come l’IBAN, ci aspettiamo una drastica riduzione delle inefficienze e una maggiore puntualità nei flussi finanziari. Un sistema di tesoreria più moderno ed efficace deve essere uno strumento per promuovere la competitività del nostro tessuto produttivo, favorendo un rapporto più trasparente e fluido tra lo Stato e le imprese. Restiamo vigili affinché questa importante riforma non rimanga un’operazione tecnica, ma diventi un reale catalizzatore di sviluppo per il Paese» commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara.

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