The Wallà investe nel futuro digitale: online il virtual tour del borgo. 22 murales e una stagione in pieno fermento, un viaggio interattivo tra arte urbana e rigenerazione. Dopo Alicè, altri due artisti al lavori: dalla Spagna arrivano Dulk e i PichiAvo. Dal 29 al 31 agosto il Wonderwallà Festival
La street art si naviga da casa. Il borgo di Vallà di Riese Pio X, trasformato dal progetto The Wallà in un museo a cielo aperto, è da oggi visitabile anche online grazie al nuovo virtual tour interattivo. È uno strumento pensato per far scoprire – anche da lontano – le 22 opere che dal 2021 stanno ridisegnando il volto del paese. Un modo per esplorare, in pochi clic, oltre mille metri quadrati di pareti trasformate da artisti internazionali in grandi tele d’autore, con la possibilità di camminare virtualmente tra i muri dipinti, scoprirne l’autore, la storia e l’intervento creativo. Un invito alla visita fisica, ma anche un’opportunità per scuole, appassionati d’arte, viaggiatori e curiosi da ogni parte del mondo di visitare il borgo senza muoversi dal proprio pc.
«È un passo importante – commenta Mauro Berti, portavoce del Collettivo BocaVerta – perché raccontare l’arte urbana vuol dire anche renderla accessibile a chi non può raggiungerla. Il virtual tour è il ponte tra la bellezza vissuta nei vicoli e quella condivisa nel digitale. The Wallà non è solo un luogo da visitare, è una narrazione che si apre a tutti, in ogni momento, ovunque ci si trovi. Va precisato che il nostro virtual sarà integrato a breve con le nuove opere e quelle mancanti delle passate edizioni, è un cantiere sempre aperto che sarà aggiornato di anno in anno».
gli artisti del progetto di Vallà
Nei giorni dell’annuncio del virtual tour, la stagione 2025 della street art a Vallà è entrata nel vivo. Dopo l’atteso ritorno dell’artista romana Alice Pasquini, in arte Alicè, che ha appena concluso la sua opera in dialogo con i bambini della scuola dell’infanzia – coinvolti anche in un laboratorio collettivo espositivo – il collettivo è pronto ad accogliere altri due artisti.
Antonio Segura Donat è un artista spagnolo meglio conosciuto come Dulk a cui piace creare personaggi e storie basati sui propri sogni e sugli eventi quotidiani, mescolando realtà e finzione, con un tocco di surrealismo pop sarà nel borgo della street art l’ultima settimana di luglio. I PichiAvo, street artist di Valencia apprezzati e conosciuti in tutto il mondo per il loro stile inconfondibile in cui i graffiti incontrano l’arte classica, lavoreranno negli ultimi giorni di agosto.
«Con l’arrivo di Alicè e adesso dei due artisti spagnoli – aggiunge Berti – The Wallà entra in una nuova fase: il progetto non è solo una galleria d’arte a cielo aperto, ma una piattaforma permanente di produzione culturale, partecipazione e racconto collettivo. Ogni muro dipinto diventa un atto d’amore verso il paese, ogni artista un narratore di bellezza, ogni abitante parte di una storia collettiva che si scrive con i colori. Con queste scelte confermiamo il livello internazionale degli artisti, anzi: lo eleviamo e ciò ci riempie di orgoglio».
Wonderwallà: il festival
In attesa delle nuove opere, fervono già i preparativi per Wonderwallà, il grande festival che chiuderà la stagione estiva dal 29 al 31 agosto. Dopo il successo dell’edizione 2024 – che ha visto la partecipazione di migliaia di persone, la creazione dell’opera collettiva “Il Piccolo Pixel” e decine di laboratori, concerti, tour e performance – il festival tornerà con una nuova edizione all’insegna dell’incontro tra arte, comunità e creatività urbana.
«La street art crea comunità – conclude Mauro Berti – e il Wonderwallà ne è la prova più viva. Ogni anno cresce il numero di artisti e volontari che si mettono in gioco per rendere il borgo un luogo d’incontro, bellezza e riflessione. Stiamo dimostrando che il cambiamento può partire da un muro. Anzi, da tanti muri, uno dopo l’altro».
La storia di The Wallà
The Wallà è un progetto di rigenerazione urbana partecipata partito a maggio 2021 su iniziativa dell’associazione di promozione sociale “Collettivo BocaVerta”, in collaborazione con il Comune di Riese Pio X e con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Treviso. Il nome unisce in un gioco di parole il termine inglese wall (muro) e il paese in cui ha luogo l’iniziativa, Vallà (frazione di Riese Pio X, nel Trevigiano). Attraverso il linguaggio della street-art si vuole migliorare aree di degrado urbano e creare opportunità culturali ed economiche per il territorio, valorizzando gli immobili oggetto degli interventi degli artisti.
The Wallà si propone di trasformare i muri di edifici pubblici e privati in tele per un museo permanente a cielo aperto. Ad oggi sono state realizzate 23 opere in totale: 18 su pareti private (case, capannoni) e 5 su superfici pubbliche (scuola elementare, campo da basket e da pallavolo) e l’iniziativa è in continua espansione. Ogni opera in media supera i 60 metri quadri, si stima che ad oggi siano stati riqualificati oltre mille metri quadri di pareti.
artisti di fama internazionale
Tra gli altri hanno partecipato al progetto artisti di fama internazionale come Alicè, Ericailcane, Kraser, Zed1, Zentequerente, Tony Gallo, Vera Bugatti, Alessandra Carloni, Bastardilla, Agostino Iacurci, StenLex, Tellas, Franco Fasoli, Pixel Pancho, Joys e Orion. Il 2024 ha segnato un punto di svolta per The Wallà grazie al successo del Wonderwallà Festival, rassegna di eventi, musica e laboratori organizzato a fine agosto.
Momento clou è stata la creazione dell’opera collettiva “Il Piccolo Pixel”, un murale a mosaico ispirato al celebre racconto “Il Piccolo Principe” in occasione degli ottant’anni della sua pubblicazione. Realizzato da centinaia di residenti, artisti e visitatori, il murale è composto da 5.994 tasselli colorati a mano.
Nelle edizioni precedenti sono state realizzate due altre opere collettive: nel 2022 la trascrizione integrale delle Avventure di Pinocchio di Collodi su un muro di 50 metri da parte di mille volontari; nel 2023 un murale dedicato a Gianni Rodari con le poesie selezionate dal concorso “Semi DiVersi”, che ha visto la partecipazione di 256 poeti da tutta Italia. L’iniziativa è stata anche oggetto di studio del corso di laurea e del Master di II livello in Design di Prodotto presso la Raffles Milano Istituto Moda e Design, con l’intento di sviluppare progetti per le aziende locali e il paesaggio urbano.