Con il Sud, PNRR: maggiori difficoltà nei comuni del Mezzogiorno

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è uno strumento fondamentale per il rilancio dell’economia italiana, ma la sua realizzazione potrebbe incontrare alcune difficoltà nei comuni del Mezzogiorno. È quanto emerge dal rapporto “In quali Comuni italiani la realizzazione delle opere del Pnrr incontrerà le maggiori difficoltà?” commissionato dalla Fondazione Con il Sud al professor Gianfranco Viesti dell’Università di Bari.

Il rapporto analizza le dinamiche delle amministrazioni comunali italiane negli ultimi 15 anni riprendendo in particolare alcune analisi della Banca d’Italia, e evidenzia che il personale dei comuni si è ridotto del 27% tra il 2007 e il 2020, con una dinamica ancora peggiore al Sud. Questa riduzione del personale potrebbe rappresentare un ostacolo per la realizzazione degli investimenti previsti dal PNRR, anche a causa di una carenza di personale qualificato.

Il rapporto analizza inoltre le difficoltà specifiche di ogni comune medio-grande italiano, cioè con una popolazione superiore ai 60.000 abitanti. Si scopre così che il numero di dipendenti rispetto alla popolazione è intorno alla metà rispetto a Firenze e Bologna nelle amministrazioni di Napoli e Bari, e che i dipendenti del comune di Napoli si sono ridotti di oltre il 50%. Inoltre, a Palermo e Catania la percentuale di dipendenti laureati è meno della metà della media nazionale.

L’indice sintetico presentato nel rapporto conferma che le difficoltà delle amministrazioni comunali sono maggiori in alcune regioni del Mezzogiorno, come Campania, Calabria, Sicilia e Puglia. In particolare, Napoli e Catania sono fra le città più critiche, in quanto presentano carenze significative in quantità e/o in qualità di personale disponibile.

Per far sì che il PNRR possa essere realizzato con successo, il rapporto suggerisce un’azione di sostegno immediata e forte, tramite nuove assunzioni di personale o supporti tecnici esterni, verso i comuni più critici. In questo modo, sarà possibile monitorare attentamente le possibili difficoltà anche in altre città del Mezzogiorno.

Gallery

video

gli eventi

Gratteri a SeF V: “Investire in nuove tecnologie contro le mafie nel web”

La prima uscita pubblica in Campania del Procuratore di Napoli, moderato dalla giornalista Paola Bottero, con il Antonio Nicaso e Nino Foti

SUDeFUTURI III, Foti: «Serve una centrale di spesa per gestire il PNRR»

Al Castello Ruffo di Scilla durante la seconda giornata di SUDeFUTURI III – “(R)innoviamo il Mezzogiorno”, si è parlato della necessità di interventi progettuali nazionali per rendere il Sud motore dell’Italia intera

Scilla, SUDeFUTURI parte con Nicola Gratteri e Robert Gallo

Il magistrato e lo scienziato statunitense protagonisti del prequel dell’international annual meeting, venerdì 27 e sabato 28 agosto nella perla del turismo calabrese, insieme agli artisti della tradizione musicale e interpretativa regionale

SUD e FUTURI: i protagonisti

alcuni tra i 50 relatori che arriveranno a Palermo per la tre giorni organizzata dalla Fondazione Magna Grecia

Alla fine ha vinto il Sud più bello

Una scommessa nata nel 2019, vinta prima a Mondello, poi a Roma, infine a Scilla: le impressioni a caldo dell'ultima edizione di SUDeFUTURI:

focus

Afghanistan, il Premio letterario organizzato nell’ambasciata di Roma

L’ambasciatore della Repubblica islamica d’Afghanistan a Roma, Khaled Ahmad Zekriya su “Afghanistan ieri, oggi e soprattutto domani”

Il ponte ci può rendere player competitivi nel Mediterraneo

La rigenerazione urbana sostenibile nell’Area Metropolitana dello Stretto: le città, il ponte e i porti nel Mediterraneo che verrà

La Fondazione Magna Grecia a Scilla per un Sud “Green & Blue”

Il video servizio di Adnkronos su SUDeFUTURI 2023 con le interviste a Nino Foti, Paola Bottero e Alessandro Russo

L’ora del Mediterraneo del Sud

Il divario tra il Mezzogiorno e il resto d’Italia cresce paradossalmente mentre energia, commerci e cultura si spostano tutti verso Sud. Come capitalizzare un ruolo strategico? Tre idee