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Banca d’Italia, lavoro: gender gap accentuato al Sud

La partecipazione delle donne al mercato del lavoro rimane bassa soprattutto al Sud. Emerge dal report della Banca d’Italia ‘Economia delle regioni italiane. Dinamiche recenti e aspetti strutturali’. Il gender gap è molto alto soprattutto tra i genitori di bambini piccoli, in quanto gli oneri di cura ricadono prevalentemente sulle mamme. “Per i genitori di bambini in età prescolare (0-5 anni) – si legge nel report – il divario di genere nei tassi di attività si amplia in misura notevole anche nelle macroaree dove è più contenuto, raggiungendo valori che variano dai 27-28 punti percentuali nel Centro Nord a oltre 44 nel Mezzogiorno”. E proprio al Sud è maggiore la probabilità di uscire dal mercato del lavoro per motivi familiari, sia in assoluto sia rispetto agli uomini.

Tuttavia, in tutta la penisola cresce l’occupazione nel 2021 e nei primi sei mesi del 2022, ma in estate si è registrata una frenata nella creazione di nuovi posti di lavoro, specialmente nel Mezzogiorno. Tra i più giovani la ripresa della partecipazione è stata piuttosto
intensa, specialmente nel Mezzogiorno (2,8 punti percentuali; 1,8 nella media nazionale),
grazie al recupero della domanda anche in settori maggiormente colpiti durante la pandemia, come quello turistico che vede un’alta partecipazione delle nuove generazioni.

Il rapporto evidenzia che l’aumento della spesa per consumi è generalizzato in tutto il paese ma la povertà assoluta rimane alta perché decresce al Nord ma aumenta nella parte bassa dello stivale.

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