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Sostenibilità: Rapporto Asvis, aumentano le distanze tra le Regioni

L’Italia si frattura anche nello sviluppo sostenibile. Secondo il terzo rapporto di Asvis – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, «I territori e lo sviluppo sostenibile», presentato al Cnel, aumentano le differenze tra Regioni nel raggiungimento dell’Agenda 2030 in sette campi su 17.

Dal Rapporto emerge che dal 2010 al 2021 si è verificato un aumento delle distanze nel raggiungimento di 7 degli obiettivi di sviluppo, in tema di povertà, salute, parità di genere, energia, lavoro, città e comunità sostenibili.  “Il preoccupante quadro che emerge dal Rapporto raffigura un Paese a diverse velocità, dove le differenze tra aree forti e aree deboli aumentano anziché diminuire”, sottolinea l’Asvis.

L’analisi, effettuata per la prima volta in questa edizione del Rapporto sui Territori, mette in relazione il comportamento delle cinque Regioni o Province autonome con la performance migliore con le cinque con la performance peggiore. “Le tragedie causate dalle recenti alluvioni delle Marche e di Ischia dimostrano come i cambiamenti climatici e l’urbanizzazione incontrollata sono una temibile combinazione. Da almeno tre legislature il Parlamento non riesce a legiferare in materia di consumo di suolo e rigenerazione urbana, osserva Asvis.

Nel “Decalogo per un’Agenda territoriale per lo sviluppo sostenibile”, contenuto nel Rapporto, l’Asvis propone, insieme alle associazioni degli urbanisti: “l’attivazione di una sede di confronto interistituzionale con tutti gli stakeholder istituita dalle Commissioni Ambiente e Territorio di Camera e Senato con 6 mesi di tempo per individuare il ‘nucleo essenziale’ delle questioni che necessitano di un aggiornamento normativo indicando anche lo strumento, legislativo o amministrativo”.

Tra le altre proposte prioritarie, in evidenza: “l’approvazione in via definitiva della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile; l’estensione a tutti i ministeri dell’Agenda urbana per lo sviluppo sostenibile del Mims (oggi Mit); l’attuazione delle raccomandazioni sul dissesto idrogeologico della deliberazione della Corte dei Conti del 18 ottobre 2021 in materia di finanziamenti, di accelerazione dei tempi degli interventi e di governance”.

Il rapporto, inoltre, analizza l’andamento delle singole Regioni riguardo al raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030, confrontandolo con il trend nazionale; quest’anno, per la prima volta, il documento contiene anche delle schede sulle Province e le Città metropolitane, i cui dati sono stati confrontati con quanto rilevato per il territorio di appartenenza e per l’intero Paese. “Gli effetti sempre più evidenti delle fragilità del territorio italiano impongono riforme e politiche coordinate, capaci di accelerare il cambiamento verso un modello di sviluppo sostenibile”, concludono Mallen e Stefanini, Presidenti dell’Asvis.

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