Tusk invoca l’articolo 4 della Nato e afferma che la prospettiva di un grande conflitto militare è “più vicina che in qualsiasi altro momento dalla seconda guerra mondiale”
La Polonia ha abbattuto droni russi che hanno invaso il suo spazio aereo nelle prime ore di mercoledì mattina. “È in corso un’operazione relativa a molteplici violazioni dello spazio aereo polacco. I militari hanno utilizzato armi contro gli obiettivi. Sono in costante contatto con il Presidente e il Ministro della Difesa. Ho ricevuto un rapporto diretto dal comandante operativo”, ha scritto su X il premier Donald Tusk.
Droni russi abbattuti, le parole di Tusk
“Ho ricevuto un rapporto dal Comandante Operativo delle Forze Armate in merito all’abbattimento di droni che si sono introdotti nel nostro spazio aereo e potrebbero rappresentare una minaccia. L’operazione è in corso” ha aggiunto. Il primo ministro fa, poi, sapere: “Ho informato il Segretario Generale della Nato sulla situazione attuale e sulle azioni intraprese contro gli obiettivi che hanno violato il nostro spazio aereo. Siamo in costante contatto”.
Poi Tusk ha riferito in Parlamento, dichiarando che l’esercito ha deciso per la prima volta di intensificare la sua risposta agli attacchi russi contro l’Ucraina poco dopo le 22:00 ora locale. La prima violazione dello spazio aereo polacco è avvenuta intorno alle 23:30 di martedì, mentre l’ultima è stata segnalata alle 6:30 di questa mattina. “Questo dà un’idea della portata di questa operazione”, ha detto.
I rapporti preliminari indicano che si sono verificate 19 violazioni dello spazio aereo, con un numero significativo di droni che hanno attraversato il confine con la Polonia dalla Bielorussia. la polonia ha abbattuto quattro droni.
Droni russi abbattuti, la Polonia invoca l’articolo 4 della nato
Tusk afferma che la Polonia invocherà l’articolo 4 della Nato, richiedendo una consultazione formale all’interno dell’alleanza. Una mossa concordata tra lui e il presidente Karol Nawrocki. L’articolo recita: “Le Parti si consulteranno ogniqualvolta, a giudizio di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una qualsiasi delle Parti siano minacciate”. Secondo i registri della Nato, l’articolo 4 è stato invocato solo sette volte dalla creazione della Nato nel 1949. L’ultima volta nel 2022, subito dopo l’invasione russa su vasta scala dell’Ucraina.
Tusk afferma che, pur apprezzando tutte le espressioni di solidarietà, “le parole non bastano” e che la Polonia chiederà un sostegno “molto maggiore” agli alleati. E avverte che le violazioni di ieri sera sono solo una parte del quadro più ampio della sicurezza, con Russia e Bielorussia pronte a tenere esercitazioni militari “aggressive” più avanti questa settimana.
“Non c’è motivo di affermare che siamo in uno stato di guerra… ma la situazione è significativamente più pericolosa di tutte le precedenti”. La prospettiva di un grande conflitto militare è “più vicina che in qualsiasi altro momento dalla seconda guerra mondiale”.
IL PASSAGGIO ALL’ARTICOLO 5
Se l’articolo 4 riguarda le consultazioni, il successivo articolo 5 è la clausola che sancisce la reazione comune: un attacco a uno è considerato attacco a tutti. Nella storia della Nato è stato attivato una sola volta, dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. Per ora Varsavia non ha chiesto di arrivare a questo livello, ma l’invocazione dell’articolo 4 è un segnale politico che mette la questione al centro dell’agenda atlantica.
DRONI RUSSI ABBATTUTI, IL PRESIDENTE NAWROCKI: “SICUREZZA MASSIMA PRIORITÀ”
“Da quando si sono verificate le violazioni dello spazio aereo polacco, sono stato in costante contatto con il Vice Primo Ministro, il Ministro della Difesa Nazionale e i comandanti chiave delle Forze Armate polacche. Ho partecipato a un briefing presso il Comando Operativo delle Forze Armate polacche. A breve terrò un briefing presso l’Ufficio per la Sicurezza Nazionale (BBN), a cui parteciperà anche il Primo Ministro. La sicurezza della nostra patria è la nostra massima priorità e richiede una stretta collaborazione“, aggiunge il presidente polacco Karol Nawrocki.
“I sistemi radar polacchi e alleati hanno tracciato più di una dozzina di oggetti che hanno violato lo spazio aereo. Considerando quelli che avrebbero potuto rappresentare una minaccia, il Comandante Operativo delle Forze Armate polacche ha deciso di neutralizzarli. I droni che rappresentavano una minaccia sono stati abbattuti. Sono in corso le ricerche per identificare e localizzare i possibili impatti“, spiega il ministro della Difesa Władysław Kosiniak-Kamysz.
DRONI RUSSI ABBATTUTI, VON DER LEYEN: “VIOLAZIONE SCONSIDERATA, PIENA SOLIDARIETÀ”
“Oggi abbiamo assistito a una violazione sconsiderata e senza precedenti dello spazio aereo polacco ed europeo da parte di oltre 10 droni russi Shahed. L’Europa esprime piena solidarietà alla Polonia. L’Europa è in piena solidarietà con la Polonia“. Lo dice la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo Stato dell’Unione in plenaria al Parlamento europeo.
DRONI RUSSI ABBATTUTI, MELONI: “VIOLAZIONE GRAVE E INACCETTABILE”
“Esprimo, a nome del Governo italiano, piena solidarietà alla Polonia per la grave e inaccettabile violazione, da parte russa, dello spazio aereo polacco e dell’Alleanza Atlantica. L’Italia continuerà a lavorare per garantire la sicurezza europea, a partire da quella ucraina, e per il raggiungimento di una pace giusta e duratura”. Lo dice la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
DRONI RUSSI ABBATTUTI, MACRON: “INCURSIONE INACCETTABILE”
“L’incursione di droni russi nello spazio aereo polacco durante un attacco guidato dalla Russia contro l’Ucraina è semplicemente inaccettabile. La condanno con la massima fermezza. Esorto la Russia a porre fine a questa corsa sfrenata. Ribadisco la nostra piena solidarietà al popolo polacco e al suo governo”. Lo scrive su X il presidente francese Emmanuel Macron. “Parlerò a breve con il Segretario Generale della NATO Mark Rutte. Non scenderemo a compromessi sulla sicurezza degli Alleati“.
DRONI RUSSI ABBATTUTI, TAJANI: “VIOLAZIONE TERRITORIO GRAVISSIMA E INACCETTABILE”
“Condanno con fermezza la violazione del territorio polacco da parte di droni russi: un fatto gravissimo e inaccettabile, che è un’offesa alla sicurezza dell’intera area euro-atlantica. L’Italia esprime piena solidarietà alla Polonia, Paese amico e alleato, ribadendo il suo impegno per la difesa della sovranità e dell’integrità territoriale. Ogni provocazione va respinta con fermezza e unità da parte dell’Europa“, scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
LE FORZE ARMATE POLACCHE: “ATTO DI AGGRESSIONE. RIMANETE A CASA”
Sempre su X è il Comando operativo delle Forze armate polacche a parlare di “attacco odierno della Federazione Russa che ha colpito obiettivi situati sul territorio dell’Ucraina” e a sottolineare che “il nostro spazio aereo è stato ripetutamente violato da oggetti di tipo drone“.
“È in corso un’operazione per identificare e neutralizzare gli obiettivi. Su ordine del Comandante Operativo delle Forze Armate, sono state schierate le armi e sono in corso le operazioni per localizzare gli obiettivi abbattuti”, scrivono. Le Forze armate avvertono i cittadini: “Sottolineiamo che l’operazione militare è in corso e invitiamo tutti a rimanere a casa. Le zone più a rischio sono i Voivodati di Podlachia, Masovia e Lublino“.
DRONI RUSSI ABBATTUTI, LA RACCOMANDAZIONE AI CIVILI
E dichiara: “Il Comando operativo delle Forze armate sta monitorando la situazione attuale e le sue forze e risorse subordinate restano pienamente pronte a rispondere immediatamente”. Per il Comando operativo, commentando quanto avvenuto questa mattina, scrive ancora: “Si tratta di un atto di aggressione che rappresenta una minaccia reale per la sicurezza dei nostri cittadini“.
A loro l’appello: “Per la vostra sicurezza, ci appelliamo ai residenti: se trovate droni o frammenti abbattuti, non avvicinatevi, toccateli o spostateli. Tali oggetti possono rimanere pericolosi e devono essere ispezionati dalle pattuglie di artificieri. Vi preghiamo di segnalare eventuali ritrovamenti al numero di emergenza 112 o alla stazione di polizia più vicina. Ciò consentirà alle autorità di mettere in sicurezza la zona in modo rapido ed efficace”.
Fonte Agenzia DIRE