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Foti: “Servono infrastrutture importanti per non perdere il capitale umano”

Il presidente della Fondazione Magna Grecia punta il dito sui collegamenti da e verso verso il Mezzogiorno e la Calabria nel corso dell’evento di Scilla per un Sud “Green & Blue”


“Un Sud green&blue. Risorse, ostacoli e opportunità” è il tema scelto quest’anno dalla Fondazione Magna Grecia per l’appuntamento annuale a Scilla, in provincia di Reggio Calabria. Ad aprire i lavori il presidente della fondazione Nino Foti. “Scilla è un posto del cuore ed è per questo che torniamo qui ogni anno. Il nostro obiettivo è quello di migliorare la situazione attuale, pur sapendo che siamo una goccia in un mare di necessità del Sud. In questi anni abbiamo fatto venire qui ospiti internazionali non solo per mostrare loro il posto ma anche per avere un confronto sulle loro esperienze. Oltre a continuare ad aiutare Scilla, dobbiamo pure cercare di fornire un supporto per quanto riguarda i sostegni finanziari. Le necessità sono tante e in aumento, ma ripagate da un luogo meraviglioso, ricordando però che senza infrastrutture importanti il capitale umano va perso”. 

Dito puntato verso i collegamenti per Reggio Calabria: “Il popolo protesta per la situazione dei voli -ha puntualizzato Foti- la classe politica no. La Ita è una società ancora pubblica e sinceramente non so cosa fanno i deputati del Sud, che avrebbero potuto convocare i vertici in Commissione Trasporti per chiedere come sia stato possibile passare da 5 voli al giorno per Reggio Calabria a uno solo e per di più in tarda serata. Immaginate chi è costretto a bivaccare per ore negli aeroporti per prendere l’unico volo serale per Reggio Calabria. La domanda è serve l’obolo? Non viene qui perché non ha un contributo o perché non le piace il posto?”.

Oggi parliamo di ricerca e formazione, come Fondazione abbiamo investito parecchio sul capitale umano”, ha dichiarato Foti nel corso della prima tavola rotonda del focus sul tema “Il valore aggiunto della ricerca”. “La verità è che i giovani chiedono di essere formati e allora gli investimenti devono essere sulla ricerca per destinarla ai territori e noi lo stiamo facendo. Purtroppo, come ha dimostrato l’operato del ministro Elsa Fornero durante il Governo Monti, e mi riferisco agli esodati, l’università non è collegata con realtà”, ha concluso.

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