A SUDeFUTURI V i Ministri Fitto e Sangiuliano

Nel corso della giornata la proposta del vice presidente della FMG Saverio Romano al Ministro della Cultura di dichiarare Patrimonio dell’Unesco la Magna Grecia. L’evento si concluderà domani al Parco Archeologico di Paestum.


La seconda giornata di SUDeFUTURI, il meeting internazionale organizzato dalla Fondazione Magna Grecia, ospitata a Villa Matarazzo di Santa Maria di Castellabate (Sa), si è aperta con un incontro sul tema “Mobilità e connessioni”, perché creare nuove connessioni, migliorare le infrastrutture e adeguarne la rete dei collegamenti, può rappresentare un ottimo volano per attrarre investimenti.

Fabrizio Frullani, vicedirettore del Tg2, ha moderato questo panel, nel quale si sono confrontati Nuccio Altieri, presidente Invimit, Salvio Capasso, responsabile servizio imprese e territorio di SRM, Pierluigi Di Palma, presidente Enac, Nicola Lanzetta, country manager Italia Enel, Dario Lo Bosco, presidente Rfi e Nino Foti, Presidente di FMG.

Nel suo intervento Nicola Lanzetta ha evidenziato che “investiamo nel Mezzogiorno attraverso il potenziamento della rete e i progetti in grado di portare valore tangibile al territorio, contribuendo al benessere economico e sociale delle comunità locali”. Pierluigi Di Palma si è poi soffermato sulla mobilità aerea, che può colmare un gap di mobilità del Sud del nostro Paese e sugli importanti incrementi di traffico che si è registrato negli aeroporti del Mezzogiorno. Dario Lo Bosco, successivamente, ha effettuato un focus sullo stato dell’arte delle infrastrutture nel Mezzogiorno, evidenziando l’importanza dei fondi del PNRR che realizzeranno un programma straordinario di opere.

Salvio Capasso, intravede i vantaggi che può avere il Mezzogiorno dal grande cambiamento in atto che stiamo vivendo.  Infine, Nuccio Altieri, sottolineando il fatto che le risorse del PNRR ci sono, ha auspicato degli investimenti con una visione che guarda al futuro e non al passato. Ha, inoltre, annunciato che saranno messi a disposizione beni immobili pubblici in tutta Italia che saranno ristrutturati con la finalità ospitare gli studenti che, spesso, non sono in grado di far fronte alle spese di affitto.

Il secondo incontro della giornata, moderato dal giornalista Alessandro Russo, direttore editoriale di LaC Network, si è concentrato sul tema “Investire nel Sud Italia”. Sono intervenuti Saverio Romano, deputato e vicepresidente FMG, Carlo Amenta, commissario straordinario del Governo Zes Sicilia Occidentale, Francesco Cicione, fondatore e presidente Entopan, Antonello Colosimo, presidente di sezione della Corte dei Conti e presidente OdV della Fondazione, Francesco Saverio Coppola, segretario generale associazione internazionale Guido Dorso, Lino Morgante, Presidente e Direttore editoriale Società Editrice Sud Gazzetta del Sud Giornale di Sicilia, Giuseppe Romano, commissario straordinario del Governo Zes Campania e Calabria, Federico Tozzi, executive director Italy – America chamber of commerce e Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR.

Il vicepresidente della FMG, l’on. Saverio Romano nel suo intervento esordisce chiedendo se è davvero utile investire al Sud e aggiunge “Al momento in cui ci sono tante risorse da spendere e bisogna capire come farlo, ma è necessario realizzare una cucitura del tessuto sociale nel Mezzogiorno, individuando anche chi deve guidare i processi di sviluppo. La classe dirigente è anziana, non è numerosa e conosce dei modelli ormai superati. Non voglio soffermarmi su quello che manca, ma partirei su come fare gli investimenti e su chi li guida, perché altrimenti si rischia di sprecare l’ennesima occasione”.

Antonello Colosimo ha dichiarato che “l’investimento nel Mezzogiorno nasce come problema dall’unità di Italia e nel 2023 ha le stesse connotazioni. Manca l’ultimo miglio perché non riusciamo a fare progetti, manca la fase di ricerca e sviluppo. Abbiamo un problema di raccordo statuale delle iniziative. Bisogna, quindi, attrarre intelligenze. C’è bisogno di più Stato e più semplificazione”.

Giuseppe Romano ha raccontato la sua esperienza come commissario straordinario della Zes Calabria e Campania, evidenziando che “bisogna tenere conto delle peculiarità dei territori ed è uno strumento che ha funzionato”.

Francesco Cicione ha dichiarato che “investire al Sud è conveniente, visto che è la più antica regione del futuro e bisogna aver una visione strategica”.

Lino Morgante si è soffermato sulla questione reputazionale per quanto riguarda gli investimenti al Sud, “perché bisogna garantire sicurezza degli investimenti e la presenza delle infrastrutture, perché bisogna essere competitivi”.

Francesco Amenta, ha dichiarato che “La Zes è la presenza statale nella semplificazione, un acceleratore dei processi istituzionali con dei risultati ben visibili. Esprime la forza della collaborazione fra Istituzioni diverse, garantendo una presenza forte dello Stato per attrarre investimenti”.

Francesco Saverio Coppola, ha evidenziato che il Mezzogiorno deve essere trattato con un approccio macroeconomico.

Il Ministro Fitto, in collegamento, ha chiuso questo panel spiegando ai presenti le caratteristiche e il funzionamento della Zes Unica del Meridione che “rappresenta un’importante opportunità di sviluppo per le otto regioni che ne fanno parte e che diventeranno un polo di attrazione per gli investimenti. I meccanismi di accelerazione e semplificazione che interesseranno queste zone, rappresentano un volano decisivo per l’economia del Sud, dell’Italia e del Mediterraneo, capace di segnare una svolta per il rilancio anche in termini di rinnovata centralità dell’intera area”

E’ stato il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, a chiudere la seconda giornata di SUDeFUTURI, intervenendo sul tema “Magna Grecia, patrimonio mondiale dell’umanità” e su come il panorama culturale può contribuire alla crescita del Paese, evidenziando il potenziale socioeconomico della cultura.

“Da una parte c’è l’impresa manufatturiera, ma l’altro grande pilastro del nostro sistema economico è la cultura. L’Italia è un unicum a livello globale, perché si sono sovrapposte tante civiltà e ciascuna ci ha lasciato una eredità importante. La cultura – dichiara il Ministro – può essere un grande volano di crescita socio – economica, diventando la nostra grande industria. La Magna Grecia ci ha trasmesso il valore della polis e della buona politica ed è la radica più importante della nostra essenza, il nocciolo primordiale dell’occidente”.

Gennaro Sangiuliano traccia, infine, un bilancio sul primo anno da Ministro: “Abbiamo realizzato tante cose e avviato grandi opere infrastrutturali. La cultura deve essere aperta a tutti e rispondere ai valori presenti nella nostra Costituzione”.

Il vice presidente della FMG, l’on. Saverio Romano, durante l’intervento del Ministro Sangiuliano, ha annunciato che la Fondazione proporrà di far diventare Patrimonio dell’Unesco la Magna Grecia.

Presente a questo panel, che è stato moderato Fabrizio Frullani, vicedirettore del Tg2, anche il Presidente della FMG Nino Foti e Tiziana D’Angelo, Direttore del Parco archeologico di Paestum & Velia, che ha dichiarato: “la Magna Grecia è molto più di un’area, la sua unicità è stata quella di confrontarsi con altre culture. La valorizzazione economica della cultura è la chiave di sviluppo e innovazione e con un patrimonio come il nostro abbiamo importanti prospettive di crescita”.

Il Presidente della FMG, Nino Foti, commenta i momenti di approfondimento della seconda giornata: “Il PNRR prevede risorse che sono di gran lunga superiori del Piano Marshall, per cui la preoccupazione che tutto questo denaro arrivi in terreni non fertili, perché le amministrazioni locali non hanno le professionalità per gestire o addirittura partecipare ai bandi del PNRR che, spesso, necessitano di competenze specifiche, quali i progettisti. Il rischio è che sia un imbuto e che molte iniziative si fermino. Nel periodo della Magna Grecia, per cinque secoli queste aree erano all’avanguardia dello sviluppo civile, economico e culturale e che non si è mai ripetuto un periodo così di splendore. In questo periodo fiorirono l’arte, la scienza, la medicina, la religione e la politica. L’uomo era al centro delle cose e il fine verso cui tutto tendeva e l’ideale della felicità era poter esprimere le proprie energie creative”.

L’evento, che si concluderà domani al Parco Archeologico di Paestum, vede la partecipazione come media partnership del gruppo Pubbliemme–Diemmecom–LaC Network–ViaCondotti21, la collaborazione di AdnKronos e della Fondazione Pio Alferano, il patrocinio dei Comuni di CastellabateCapaccio Paestum e del Parco nazionale del Cilento.

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