Gratteri: «Calabria, datti una scossa, riportiamo a casa i figli di nessuno»

Il Procuratore di Catanzaro intervistato da Paola Bottero per SUDeFUTURI magazine parla della sua terra, della lotta alla ‘ndrangheta e del suo futuro: «Ho Catanzaro nel cuore ma…»


Paola Bottero | Iniziamo con SUDeFUTURI: stiamo cercando i futuri del Mezzogiorno, perché il Sud non ha un solo futuro, ma molti. Il Procuratore di Catanzaro cosa ne pensa? Ne ha, non ne ha, quali sono i futuri del Mezzogiorno e in particolare della Calabria?

Nicola Gratteri | Ma perché non deve avere un futuro la Calabria? La Calabria deve avere un futuro e deve pretendere dal Governo centrale di avere le stesse infrastrutture che ha il Veneto, che ha la Lombardia. Di questo ha bisogno il Sud: né di assistenzialismo, né di mance, ma delle stesse infrastrutture che ci sono nel Centro Nord.

Paola Bottero | In questi giorni c’è la polemica con il Ministro del Sud, che ha fatto cose che secondo te non sono esattamente in linea con quello che dovrebbe essere un riscatto del Sud. Puoi sintetizzarlo?

Nicola Gratteri | Sostanzialmente, il Ministro della giustizia e il Ministro del Sud hanno istituito una Commissione per buone prassi degli Uffici giudiziari del Nord da applicare agli Uffici Giudiziari del Sud.
Io ho detto che per me è offensiva già l’idea stessa di questa Commissione: non esiste che i magistrati del Nord facciano lezione a quelli del Sud. Intanto sono realtà territoriali e criminali molto diverse, la Procura di Lucca non è sovrapponibile alla Procura di Vibo Valentia o di Palmi. Oltre a questo, sul piano sostanziale, con i fatti, al Sud abbiamo dimostrato di riuscire a fare cose che altrove non si fanno. Secondo i dati del ministero, il distretto di Catanzaro è stato l’unico ad avere segni positivi durante il lockdown: abbiamo smaltito più lavoro di quanto abbiamo incamerato. Questa è la sintesi di una buona prassi: in materia di intercettazione telefonica, di liquidazione delle fatture, di organizzazione della logistica. Abbiamo costruito l’aula Bunker a Lamezia Terme, stiamo per completare la costruzione della nuova Procura, stiamo per avviare i lavori e la progettazione di parcheggi sotterranei alla Procura, perché a Catanzaro, per la sua conformazione, ci sono difficoltà sul dove lasciare la macchina. Quindi le buone prassi non so chi dovrebbe venire a insegnarle. Se questo è l’approccio, e queste le prime uscite, lasciano un po’ basiti.

Paola Bottero | Stanno dicendo in molti – lo stanno sperando forse – che il tuo nome possa essere quello di una candidatura alla Regione Calabria. Ma tu lo escludi. Però ho una curiosità: se potessi influenzare, decidere delle priorità che diano un rilancio, una spinta forte alla Calabria, su cosa punteresti?

Nicola Gratteri | Cercherei di andare in giro per il centro Nord per recuperare le intelligenze scappate dalla Calabria per fame. Abbiamo delle persone splendide, intelligenti, dominanti nel loro settore, dal mondo dell’università a quello della medicina e dell’ingegneria, nel mondo dell’intelligenza delle professioni. Io questo farei: i figli di nessuno, che sono emigrati, anche con una laurea, lo hanno fatto perché non trovano spazio. Gente che non riusciva nemmeno a superare un concorso all’ospedale di Locri, e ora sono professori universitari in Emilia-Romagna, sono nelle Commissioni internazionali sui farmaci antitumorali, sono inseriti negli studi su protocolli che riguardano la medicina e la cura dei tumori nel mondo.

Paola Bottero | Ultima domanda: Milano. Speriamo tutti che la Procura di Milano possa avere un nome come il tuo…

Nicola Gratteri | A Catanzaro posso stare altri tre anni: per legge non si può stare più di otto anni nello stesso posto. Poi, è ovvio che devo trovare una collocazione: farò domanda nelle procure, nei posti che si apriranno. So che a novembre andrà in pensione il Procuratore Greco, quindi farò domanda per Milano, a febbraio 2022 andrà in pensione il Procuratore nazionale antimafia (ndr Federico Cafiero de Raho), quindi farò domanda anche per la Procura nazionale antimafia. Nel mio cuore, vorrei rimanere a Catanzaro perché ho avuto grandi soddisfazioni e gratificazioni in questi anni, e molte risposte al mio progetto e alle mie idee. Non so cosa farò da grande, non dipenderà da me: io posso solo fare le domande.

Paola Bottero | Grazie mille. Comunque, coltivatori diretto sempre! Perché noi ti conosciamo nella tua veste pubblica, ma hai anche una veste privata, che è a contatto diretto con la terra.

Nicola Gratteri | Amo molto la natura, faccio agricoltura biologica, sono cultore del rispetto della natura. Faccio coltivazioni come si facevano a inizio ‘900, è un hobby, un antistress che mi dà grandi soddisfazioni e spero di riuscire ad arrivare alla pensione e di godermi le bellezze della natura. (Trascrizione a cura di Giorgia Caianiello)

Paola Bottero
Paola Bottero
Piemontese di origini, calabrese d’adozione, romana per scelta, ama la legge, l'informazione e la comunicazione. Giornalista d’inchiesta per le principali testate nazionali, portavoce di diversi ministri, capo ufficio stampa di gruppi parlamentari e di diverse cariche istituzionali, autore di innumerevoli format, conduttrice radiofonica e televisiva, narratrice e sceneggiatrice, docente di comunicazione e informazione, crede nella forza delle parole che creano contaminazioni di valori e di percorsi, quando accompagnano fatti reali.

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