Calcio, Foti con Gravina e Balata: «Urgente intervento per Mezzogiorno e giovani»

Gli interventi del presidente della fondazione Magna Grecia, del presidente della Figc e del numero uno della Lega di Serie B nel corso dell’appuntamento con la seconda sessione “I Giovani e lo Sport per costruire il Futuro del Mezzogiorno”, moderata da Ivan Zazzaroni nell’ambito del meeting “Sud e Futuri: Mezzogiorno strategico”


E’ urgente un intervento per il Mezzogiorno e i giovani. Lo dicono in coro Nino Foti, presidente della fondazione Magna Grecia, il presidente della Figc Gabriele Gravina e il numero uno della Lega di Serie B Mauro Balata nel corso dell’appuntamento con la seconda sessione I Giovani e lo Sport per costruire il Futuro del Mezzogiorno, moderato dal direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni dell’evento Sud e Futuri: Mezzogiorno Strategico” organizzato proprio dalla Fondazione Magna Grecia alla Lanterna di Roma e a cui ha preso parte anche Giuseppe Capua, Presidente della Commissione Antidoping della Figc.

“Quello delle strutture è un tema ormai noto, di grande attualità che cerca di mettere in stretta correlazione i rapporti geopolitici tra centro, nord e sud. I dati sono impietosi, innanzitutto lo sport è un grandissimo elemento di aggregazione sociale, un fattore di grande propulsione nella creazione di rapporti, un elemento trasversale e molte volte viene identificato solo per la sua dimensione economica, rilevante, ma non esaustiva per la sua funzione di sviluppo. I dati sono impietosi perché abbiamo un numero tesserati al Nord di circa 380mila calciatori, 300mila al centro e 112mila al sud. Il livello di società che abbiamo al nord e al centro è di circa 4000 società, lo stesso al Sud ma con un terzo dei calciatori tesserati. Le strutture contano circa 6400 campi di calcio la nord, 6000 al centro, e appena circa 2000 al sud. Si richiede un intervento di riflessione non solo nel mondo del calcio, per cercare di individuare ragioni e cause. Bisogna rivitalizzare strutture”, ha detto Gravina durante il suo intervento a ‘La Lanterna’ a Roma.

”Gravina ha fatto un’analisi impietosa ma reale. Queste iniziative sono un’iniezione sociale. Il gap tra nord e sud, ma anche tra centro e sud, per una popolazione da 22 milioni di abitanti, non diventa più un’ingiustizia ma un vero e proprio sopruso”, ha sottolineato Foti. ”Se mancano strutture sportive ne mancano anche nel doposcuola, vale anche per questo il gap tra nord, centro e sud. Ci sono responsabilità importanti anche della burocrazia. Alla fine quando in un’area come Reggio Calabria o Palermo ci sono difficoltà di questo tipo, le Istituzioni possono intervenire chirurgicamente, intanto, su alcune cose. Lo sport serve per aiutare i giovani a toglierli dalla strada. Cera una visione che oggi non c’è. Avere autorità ma non autorevolezza non serve, speriamo che il nuovo corso cambi qualcosa”, ha aggiunto Foti.

Mentre Balata ha sottolineato come “quella delle strutture è una delle urgenze che abbiamo. Il problema esiste e va affrontato con decisione insieme al ministro Abodi’. ‘Come Serie B cerchiamo di implementare le nostre attività e diverse risorse riusciamo a metterle in campo nel centro-sud. La Reggina ad esempio ha un centro di allenamento ben impostato e si stanno facendo grandi investimenti su cui gravitano tantissimi giovani. La presidenza Gravina ha fatto molto per portare avanti percorsi formativi che consentano l’ingresso dei giovani nel mondo del calcio. Noi nelle nostre primavere abbiamo il 90% di calciatori italiani”, ha sottolineato Balata che ha concluso spiegando come ci siano ”delle risorse del Pnrr che possono essere utilizzate per rimettere in equilibrio l’attività sportiva e giovanile negli impianti al sud”, perché da lì ”derivano tutta una serie di conseguenze positive”.

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