L’annuncio di Ben-Gvir che vuole trattare gli attivisti come “terroristi” desta grandi timori, ma è più forte la determinazione dei componenti della più grande flottiglia umanitaria mai pianificata per portare aiuti a Gaza
Gli attivisti della Global Sumud Flotilla saranno trattati come terroristi. Questa è la minaccia lanciata dal ministro della Sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben-Gvir, alla più grande flottiglia umanitaria mai pianificata per portare aiuti a Gaza, composta da 50 navi con attivisti provenienti da 44 Paesi, compresa l’Italia. Questa minaccia non ferma gli attivisti e provoca sdegno e una ferma richiesta di reazione da parte dei governi.
Global Sumud Flotilla, Bianconi: “Lo abbiamo messo in conto, i timori sono tanti”
“Lo abbiamo messo in conto. Che il trattamento non sarebbe stato gentile lo sapevamo. Ma la proposta del Ministro Ben-Gvir rafforza sicuramente i timori, che erano già tanti. Ma rafforza anche la necessità di questo gesto”. Lo ha affermato l’attivista e scrittore Vanni Bianconi, comandante di una delle navi svizzere della Global Sumud Flotilla, nel corso dell’ultima puntata di ‘Filorosso’, condotto da Manuela Moreno, in diretta su Rai 3.
Sulle dichiarazioni di Ben-Gvir, che ha detto di trattare gli attivisti come “terroristi”, Bianconi ha detto che “uno degli intenti chiari, netti e indubbi è quello di far si che non solo le popolazioni di tutto il mondo – che stanno reagendo in maniera così intensa e indeterminata da tempo – ma che i nostri Governi si prendano le responsabilità di tutto quello che difendono: lo stato di diritto, le convenzioni internazionali. Quindi il fatto che dei civili siano pronti a prendere questo rischio, pur sapendo questa nuova minaccia, questo fa capire quanto è necessario questo gesto, visto che nessuno nel gruppo che ho incontrato oggi ha dubitato di fronte a queste notizie”.
Bianconi ha spiegato che “questa è un’iniziativa civile, legale e umanitarie e non violenta. Se ci fosse un blocco ci fermeremo. Ma come si ferma un blocco con tutte queste navi?”.
La Global Sumud Flotilla è ripartita per Gaza


La spedizione umanitaria della Global Sumud Flotilla è ripartita da Barcellona alla volta di Gaza, dopo il rientro la scorsa notte nel porto catalano a causa del temporale che ha sferzato la costa del nordest della Spagna. La partenza è stata ripresa in diretta tv sull’emittente pubblica Tve. La flotta “è pronta a salpare”, aveva assicurato nel primo pomeriggio il coordinatore della Global Sumud Flotilla, l’attivista Saif Abukeshek.
La missione umanitaria punta a forzare il blocco navale di Israele sulla Striscia e ad aprire un corridoio umanitario per portare aiuti alla popolazione di Gaza. La decisione di rientrare a Barcellona, dopo aver salpato intorno alle 15 di domenica dal Moll de la Fusta, era stata presa per garantire la sicurezza degli equipaggi che trasportano oltre 300 attivisti, fra cui Greta Thunberg, provenienti da 44 Paesi ed evitare problemi alle imbarcazioni più piccole.
Global Sumud Flotilla, Abukeshek: Israele tratta i membri della spedizione “come terroristi per giustificare i suoi crimini”
Abukeshek ha anche segnalato che Israele tratta i membri della spedizione “come terroristi per giustificare i suoi crimini”, dopo che il ministro della Sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben Gvir, ha presentato una proposta al governo di Netanyahu per inasprire la risposta all’arrivo della flotta umanitaria, che comporta considerare “terroristi” gli attivisti a bordo.
“Israele inserisce nella categoria di terroristi tutti i palestinesi, che abbiano un giorno di vita o 100 anni”, ha rilevato Abukeshek, “Questa politica di Israele di utilizza per giustificare i crimini che vuole commettere”, ha aggiunto, ripreso dall’agenzia Europa Press. Il coordinatore della missione ha ripetuto che l’intera azione umanitaria è legale, come tutto il materiale e gli aiuti che trasporta, e le persone imbarcate hanno sottoscritto principi di non violenza e ricevuto formazione in questo senso.
Global Sumud Flotilla, gli “avvertimenti di Israele

A complicare la missione non è stato solo il meteo avverso, ma ci sono anche gli avvertimenti da parte di Israele. Il ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben-Gvir ha presentato al governo di Netanyhau un piano per fermare la Global Sumud Flotilla che prevede arresti per gli attivisti con una detenzione prolungata nelle prigioni israeliane di Ketziot e Damon, utilizzate abitualmente per i terroristi. Inoltre saranno negati ‘privilegi’ come tv, radio e cibo specifico: “Non permetteremo a chi sostiene il terrorismo di vivere nell’agiatezza”, ha tuonato il ministro.
Una posizione che “preoccupa” ma non ferma la Flotilla. “Noi andremo avanti. Non ci facciamo intimorire perché sappiamo di muoverci nella totale legalità” ha commentato Elena Delia, portavoce per l’Italia della Global Sumud Flotilla. “Mi auguro, nel caso in cui Israele metta in pratica arresti con il carcere duro, che il nostro governo intervenga perché siamo cittadini italiani e navighiamo in acque internazionali. Quindi Israele non ha alcun diritto di arrestarci e sequestrare le nostre navi” ha proseguito, sottolineando: “Noi stiamo facendo tutto secondo le regole. Questa missione è totalmente legale, pacifica e umanitaria. Non vedo come portare cibo e acqua a una popolazione che sta morendo di fame, oltre che di bombardamenti, possa essere considerato un appoggio ad Hamas”.
Global Sumud Flotilla, in Italia si schierano i partiti d’opposizione
A schierarsi con la missione umanitaria, auspicando l’intervento dell’esecutivo, sono i partiti d’opposizione, a partire dal Pd per voce della segretaria Elly Schlein. “Le minacce del ministro israeliano Givir contro le attiviste e gli attivisti vanno rispedite con forza al mittente da parte dei governi europei, del governo italiano e anche dell’Ue – afferma Schlein -. È partita la più grande missione umanitaria dal basso che cerca di rompere il blocco degli aiuti umanitari. In questa vicenda l’unica cosa illegale sono i crimini del governo Netanyahu”. Sulla stessa linea il leader dei Cinquestelle Giuseppe Conte. “Un criminale come Netanyahu agisce impunito dopo aver trucidato oltre 60mila palestinesi, di cui 20mila bambini – sottolinea Conte – Meloni intende lasciare da parte i selfie col cappellino per schierarsi dalla parte di chi sceglie di impegnarsi per fermare questo orrore?”.
Global Sumud Flotilla, interviene Tajani
Interviene quindi il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Israele – osserva – ha diritto a far rispettare le proprie leggi ma” che quelli della Flotilla “siano dei terroristi, non mi risulta. A meno che non ci sia a bordo qualcuno noto come terrorista. A mio giudizio non sono terroristi. Bisogna sempre dire la verità e usare termini appropriati”.
Mentre i movimenti studenteschi lanciano una giornata di mobilitazione il 4 settembre a sostegno della missione umanitaria con presidi davanti al rettorato della Sapienza a Roma e in altri atenei italiani.
Famiglie degli ostaggi protestano, “Bibi insabbia l’accordo”
L’Hostage and Missing Families Forum ha dichiarato che il primo ministro Benyamin Netanyahu sta cercando di “insabbiare” l’accordo sugli ostaggi, in risposta alla notizia secondo cui, durante la riunione del gabinetto per la sicurezza di ieri sera, non sarebbe stato preso in considerazione alcuna intesa per i rapiti. “Netanyahu sta sacrificando gli ostaggi e i soldati sull’altare della sua sopravvivenza politica, mentre c’è un accordo tangibile sul tavolo accettato da Hamas”, ha aggiunto la dichiarazione del forum. “Quarantotto ostaggi rimangono trattenuti dai terroristi di Hamas nei tunnel dopo quasi due anni di prigionia. Potrebbero essere con le loro famiglie durante le festività, o essere sepolti dignitosamente nella loro patria”, si legge nella dichiarazione.